Amedeo VI nacque a Chambery il 4 gennaio 1334. Alla morte prematura dei suoi genitori, in attesa di compiere il quattordicesimo anno d'età' e diventare legittimo successore al trono, fu affidato a due tutori, Ludovico II di Savoia e Amedeo III Conte del Genevese. Al giovane Conte fu insegnato a vivere in società, ad allenarsi, a  danzare, a tirare di scherma e a curare sia gli studi che gli affari nonostante i soli 9 anni d'età. Egli manifestò sin da subito un amore particolare per le giostre ed i tornei cavallereschi, e, a corte, amava ricevere menestrelli e giullari. Al compimento del quattordicesimo anno d'età', nel gennaio 1348, cessata la tutela da parte dei suoi due cugini, che rimasero a corte come consiglieri, Amedeo VI avviò una aggressiva politica di espansione e consolidamento dei suoi territori in Savoia e nei cantoni Svizzeri sud-occidentali. Questa volontà espansionistica non tolse al conte la voglia di dedicarsi ai divertimenti, allestendo giostre e tornei che d'altronde erano la forma di spettacolo più gradita dell'epoca. In questi combattimenti di parata, dove veniva esaltato lo spirito cavalleresco, ciascun cavaliere, alla presenza di nobili spettatori e sotto gli occhi della dama di cui portava i colori, dava spettacolo del suo valore, della sua agilità e della sua maestria come duellante con "armi cortesi". Il campo della sfida era ampio e circondato da palchi, rivestiti di drappi e arazzi, dove sedevano dame, notabili e giudici del torneo. Per tutta la vita il conte rimase fedele ad un solo colore: tutto il suo abbigliamento, la sella ed i finimenti del suo cavallo, la tappezzeria da camera, le tende da campo, persino le vele della nave del Conte per la crociata del 1366 cosi come le stoffe donate a menestrelli, paggi e cavalieri del suo seguito, furono sempre rigorosamente verdi. Ecco perché Amedeo VI passò alla storia come Conte Verde. Nel 1350 il Conte Verde istituì la "Compagnie du Cygne Noir", che celebrò la propria fondazione in occasione del matrimonio di Bianca di Savoia, sorella di Amedeo, con Galeazzo Visconti. I cavalieri furono 14 più il Conte, ma alla morte dello stesso, avvenuta il 27 febbraio 1383, l'ordine scomparve. Nell'attuale "Compagnia Sbandieratori e Musici Cigno Nero", rivive lo stesso spirito gioioso che animò il conte, e attraverso il "Torneo Conte Verde“ celebriamo ogni anno il clima di festa dei tornei cavallereschi di allora.